In allegato troverete una lettera del “Podestà di Mondolfo”, anno 1632, relativa al segno distintivo degli ebrei (Archivio di Stato di Pesaro).
1632 maggio 24, Mondolfo.
Il podestà di Mondolfo Carlo Lanucci scrive al cardinal legato presidente della legazione di Urbino e Pesaro per comunicargli di aver dato ordine agli ebrei residenti a Mondolfo di assumere il segno destinato, ossia gli uomini una benda gialla nel cappello larga quattro dita, le donne il velo dello stesso colore.
Il podestà confessa candidamente che li medesimi [ossia gli ebrei] non portavano qui segno alcuno conforme all’usanza degl’altri luoghi della legatione.
Archivio di Stato di Pesaro, Legazione apostolica, Lettere delle comunità, Mondolfo, b. 2, filza a. 1632.
Nota. Si tratta dell’estensione di una disposizione adottata all’interno dello Stato pontificio, a cui in parte il ducato di Urbino aveva ottemperato; ma comunque provvedimento tardivo, in quanto nel 1632, a seguito della devoluzione del ducato alla Santa Sede avvenuta l’anno precedente, molte famiglie ebraiche avevano già dovuto lasciare Mondolfo, e altre si apprestavano a farlo, per entrare nei ghetti di Urbino, Pesaro e Senigallia o per espatriare.

Roberto Bernacchia